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LA CITTÀ PERFETTA



 

perfetta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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La città di fuori – la città di dentro

uno spettacolo teatrale di Angelo Petrella, Mario Gelardi e Giuseppe Miale di Mauro
liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Angelo Petrella (ed. Garzanti)

 

La città di fuori

con Ivan Castiglione, Agostino Chiummariello, Andrea Vellotti
e Silvia Benvenuto, Silvia D’Amico, Riccardo Feola, Luca Mancini, Stefano Moffa.

e con un coro formato da Carmen Annibale, Nino Bruno, Andrea Cioffi , Adriana Corso, Viola Forestiero, Teresa Yeli Cardo, Antonella Mahieux , Jenny Marano, Salvatore Presutto , Maddalena Stornaiuolo

 

La città di dentro

con Pippo Cangiano, Ivan Castiglione, Francesco Di Leva, Giuseppe Gaudino,
Stefano Meglio Adriano Pantaleo Lorenza Sorino
Musiche originali di Francesco Forni
Scene Carmine Guarino
Costumi Giovanna Napolitano
Direzione tecnica Silvio Ruocco
organizzazione Luigi Marsano
Progetto grafico Carmine Luino
Aiuto regia, Stefano Moffa e Chiara De Crescenzo

regia di Mario Gelardi e Giuseppe Miale di Mauro

Produzione
I Teatrini e decimo pianeta
in collaborazione con “Teatri della Legalità”

Le storie di due ragazzi: un giovane idealista insegue il mito della rivoluzione e un piccolo criminale diventa boss. Insieme le due storie formano La città perfetta, spettacolo firmato da Mario Gelardi, Giuseppe Miale Di Mauro e Angelo Petrella, autore anche del romanzo che lo ha ispirato.

In tre giorni consecutivi di teatro Mario Gelardi e Giuseppe Miale Di Mauro raccontano l’ascesa al potere di due ragazzi. Il primo, Chimicone, è un idealista; l’altro, Sanguetta, un piccolo criminale. Il primo diventa un terrorista; l’altro un boss. Due vite contro, insomma, due città e due spettacoli che le rappresentano: La città di dentro racconta Sanguetta, che fa la guera a un boss e riesce a prenderne il posto; La città di fuori racconta la parabola di Chimicone dal movimento studentesco all'eversione, al delitto. Insieme formano La città perfetta. Ecco la pièce in tre parti firmata da Gelardi, Di Mauro e Angelo Petrella, autore anche del romanzo che l’ha ispirata. Lo spettacolo andrà in scena in tre giorni successivi: prima La città di dentro, poi La città di fuori, infine le due parti una dopo l’altra. «L’obiettivo – spiegano Gelardi e Di Mauro – è mostrare come il potere, quando entra nelle vite delle persone, le trasforma completamente». Tra le due parti c’è un punto di contatto, un personaggio che le unisce. "Si chiama l’Americano – continuano i due autori-registi – è un poliziotto duro, cinico, corrotto e cocainomane. Anche lui farà carriera, ma a caro prezzo. L’Americano, in sostanza, rappresenta il potere dello Stato, che si lascia corrompere e scende a patti con la criminalità". La città perfetta, appunto. Gelardi e Di Mauro hanno immaginato il racconto di questa irresistibile ascesa verso il male come un dramma shakespeariano: "Tra scie di sangue ed epicità, il nostro protagonista, alla fine, sarà una sorta di Riccardo III che vede cadere via via tutti gli ostacoli dinanzi a lui, fino alla conquista assoluta del potere".

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