STORIA DI UN ALBERO E DI UN BAMBINO
uno spettacolo di Giovanna Facciolo, liberamente ispirato ad un racconto illustrato di Shel Silverstein
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con Jessica Festa, Antonio Torino, Alfredo Pumilia costumi di Antonietta Rendina scene Monica Costigliola in collaborazione con l'Università degli Studi di Napoli "Federico II"
età consigliata: 3 - 10 anni |
E’ la storia di un albero e della sua generosità.
Del suo amore per un bambino, amico e compagno di giochi, che continuerà ad amare nel tempo, senza riserve, come un grande genitore, seguendo le tappe della sua vita, dall’infanzia alla vecchiaia, ognuna segnata da urgenze e richieste differenti, sempre più grandi e impellenti.
L’albero saprà aspettare il suo “ bambino”, i suoi ritorni sempre più rari e distaccati, emozionandosi ad ogni suo arrivo. Sarà felice ogni volta di accoglierlo, cercando l’intesa giocosa di un tempo.
Ma il “bambino” ogni volta più adulto, non vuole giocare, ha bisogni lontani dal cuore di un tempo. Più complicati. E l’albero lo saprà ascoltare e cercherà di rispondere alle sue impellenti richieste, offrendogli ogni volta una parte di sé per aiutarlo ad ottenere quello che desidera, senza risparmiarsi, fino a diventare solo un povero ceppo solitario.
Ma anche così continuerà ad amare ed aspettare il suo “ bambino”, che ritornerà da lui, ormai vecchio e stanco, in cerca di un posto dove fermarsi, finalmente, e riposare.
E l’albero gli offrirà di sedersi, e insieme si sentiranno di nuovo felici.
Il contesto dell’Orto Botanico e la filosofia che accompagna il nostro teatro in questo luogo di dialogo tra la natura e l’uomo, ci chiama ad abbracciare questa storia bellissima che racconta come amore, cura e necessità sottendano il prezioso legame tra la natura e l’uomo, di quanto da esso dipendiamo e di quanto, purtroppo, squilibrato sia.
Quello che generosamente ci viene offerto e avidamente ci prendiamo, infatti, è molto di più di quello che con scarsa riconoscenza restituiamo.
Con Storia di un albero e di un bambino, parleremo così a bambini, insegnanti e genitori della preziosità del legame che esiste tra l’uomo e la natura, di quanto sia importante riconoscerlo e coltivarlo, per tutelare l’equilibrio della vita e la felicità di ognuno.