IL POPOLO DEL BOSCO
IL POPOLO DEL BOSCO
testo e regia di Giovanna Facciolo
con Monica Costigliola, Renata Wrobel, Alessandro Esposito
maschere, figure, costumi di Bruno Leone, Rosellina Leone
spettacolo itinerante riservato a max 80 bambini
età consigliata: 3 - 10 anni
vedi fotogallery - trailer video
“Io sono una ninfa, una ninfa delle querce. Appartengo ad un piccolo popolo di esseri molto spirituali, di consistenza leggera, che abita da secoli nelle profondità dei boschi e delle foreste...
...possiamo esseri visti solo dalle creature più sensibili, più raffinate, come i bambini, i poeti e tutti gli esseri dal cuore gentile...
Io sono nata dal desiderio di una giovane donna che chiese al bosco di donarle una figlia...
Ci vollero sette anni di paziente lavoro e alla fine della settima estate, la donna spaccò i rami e il tronco della sua amata pianta, piangendo e tremando per il dolore che le procurava. Ma ecco che, al centro del tronco spaccato, intravide una bambina appena nata che subito raccolse e abbracciò. Un giorno, però, il bosco risuonò di grida di guerra: era il rumore dei colpi d’ascia degli uomini che cominciarono ad abbattere i boschi e a distruggere le foreste senza pietà. Le belle abitanti degli alberi, delle rocce, dei fiumi e tutto il popolo del bosco, cominciarono a fuggire disperati, cercando altri alberi, altre rocce, altri fiumi dove poter continuare a vivere. Ma gli uomini ingrati ed avidi continuavano a distruggere i nostri boschi. L’avidità è il più grosso errore degli uomini; le cose andrebbero molto meglio se loro non cercassero di arraffarsi tutti i doni della natura, senza rispetto e senza mai lasciare nulla in ringraziamento a chi gli offre i suoi benefici con generosità. E così, di ramo in ramo, di albero in albero, eccomi qua; almeno qui Madre Natura viene amata e protetta; vorrei che anche voi, piccoli mortali diventaste amanti e protettori dei boschi e di tutto ciò che Madre Natura vi concede..."
Può capitare che entrando in un parco pubblico per una visita puramente didattica, ci si imbatta in strani esseri abitanti dei luoghi “verdi” disposti o meno a comunicare con noi svelandoci segreti o raccontandoci affascinanti storie, o dandoci consigli per superare eventuali difficoltà lungo il cammino.
Può essere che alcuni siano più dispettosi e indisponenti, altri più disposti ad aiutarci e diventare nostri amici.
Chissà se anche lo scettico custode si arrenderà all’evidenza e arriverà a credere finalmente all’esistenza di questo “mondo parallelo” che abita i boschi, ma che sopravvive anche nei pochi spazi verdi della città.
Lo spettacolo tenderà a coinvolgere attivamente i bambini che potranno interagire con i vari personaggi ispirati alle favole, ai miti e alle leggende popolari legate al bosco.
...possiamo esseri visti solo dalle creature più sensibili, più raffinate, come i bambini, i poeti e tutti gli esseri dal cuore gentile...
Io sono nata dal desiderio di una giovane donna che chiese al bosco di donarle una figlia...
Ci vollero sette anni di paziente lavoro e alla fine della settima estate, la donna spaccò i rami e il tronco della sua amata pianta, piangendo e tremando per il dolore che le procurava. Ma ecco che, al centro del tronco spaccato, intravide una bambina appena nata che subito raccolse e abbracciò. Un giorno, però, il bosco risuonò di grida di guerra: era il rumore dei colpi d’ascia degli uomini che cominciarono ad abbattere i boschi e a distruggere le foreste senza pietà. Le belle abitanti degli alberi, delle rocce, dei fiumi e tutto il popolo del bosco, cominciarono a fuggire disperati, cercando altri alberi, altre rocce, altri fiumi dove poter continuare a vivere. Ma gli uomini ingrati ed avidi continuavano a distruggere i nostri boschi. L’avidità è il più grosso errore degli uomini; le cose andrebbero molto meglio se loro non cercassero di arraffarsi tutti i doni della natura, senza rispetto e senza mai lasciare nulla in ringraziamento a chi gli offre i suoi benefici con generosità. E così, di ramo in ramo, di albero in albero, eccomi qua; almeno qui Madre Natura viene amata e protetta; vorrei che anche voi, piccoli mortali diventaste amanti e protettori dei boschi e di tutto ciò che Madre Natura vi concede..."
Può capitare che entrando in un parco pubblico per una visita puramente didattica, ci si imbatta in strani esseri abitanti dei luoghi “verdi” disposti o meno a comunicare con noi svelandoci segreti o raccontandoci affascinanti storie, o dandoci consigli per superare eventuali difficoltà lungo il cammino.
Può essere che alcuni siano più dispettosi e indisponenti, altri più disposti ad aiutarci e diventare nostri amici.
Chissà se anche lo scettico custode si arrenderà all’evidenza e arriverà a credere finalmente all’esistenza di questo “mondo parallelo” che abita i boschi, ma che sopravvive anche nei pochi spazi verdi della città.
Lo spettacolo tenderà a coinvolgere attivamente i bambini che potranno interagire con i vari personaggi ispirati alle favole, ai miti e alle leggende popolari legate al bosco.