'O MARE Uno spettacolo di Sara Sole Notarbartolo
con Glen Çaci, Giulio Barbato, Ilaria Migliaccio, Claudio Javier Valenzuela Benegas, Antonio Laurenti in collaborazione con DAMM Teatro
Segnalazione speciale della giuria Premio Scenario
Motivazioni della giuria del Premio Scenario Un viaggio verso il mare attraverso un territorio dai confini indefiniti, luogo di fuga e di incontro per una piccola comunità di immigrati che parlano lingue diverse e dialogano attraverso la musica e le arti di strada. Nato all’ interno di un centro sociale napoletano, ’O Mare porta in scena con forza e poesia l’utopia impossibile di una microsocietà in pericolo. Un gruppo di artisti di nazionalità diverse, capace di elaborare in scrittura drammaturgica condivisa, accenti, abilità e linguaggi scenici differenti per narrare una storia leggera e spietata, ancora aperta su un finale inevitabilmente sospeso, interpretando magicamente le possibilità metaforiche del teatro.
La storia ‘O Mare è la storia di una piccola rivoluzione possibile. Testimonia la realtà di minime zone di resistenza in cui le cose che accadono - tutte le cose, tante, sublimi o terribili - vengono celebrate e non consumate. Ci sono fughe che si compiono senza motivo, confini snaturati, leggi stupide e pericolose che impediscono il cammino.
Ci sono poi piccole figure, personaggi che sembrano inventati, che riescono a resistere, a nascondersi nella pienezza della propria luce. I personaggi di ‘O Mare per restare nascosti fanno spettacoli, suonano, si mostrano al pubblico. Stanno camminando da molti anni senza motivo, solo perché nessuna terra è la loro terra, perché non hanno il ”permesso di soggiorno” e quindi l'unica cosa possibile è quella di andare, di continuo, verso il mare, qualsiasi cosa nasconda.
La nostra storia Taverna Est + Damm Teatro riunisce artisti di diversa provenienza geografica (sud-Italia, Albania, nord-Italia, Argentina) e professionale (circo, musica, teatro, drammaturgia, teatro di strada). Riuniti da una zona di lavoro comune, il CSOA DAMM di Napoli, lavorano assieme dall' autunno 2004. ‘O Mare è il primo progetto che nasce da questo incontro. Obiettivo del gruppo è quello di portare cronaca e poesia al livello di racconto e di elaborare quest’ultimo affinché raggiunga uno standard di fruibilità tale che consenta al teatro di tornare ad essere realmente un mezzo di comunicazione. Perché il teatro sia sempre meno un’arte per pochi.
“Spettacolo molto premiato e amato nei festival. L’ho amato anche io per l’allegria che è stato capace di comunicare, per la fantasia di cui è colmo. Esercizio per funamboliche imprese, irresistibili musiche stonate, paradossi ed eccessi, per dire di emigrazione e amore, di disagio e di ottusa burocrazia che opprime.” Giulio Baffi, La Repubblica
“Le cose migliori di questa pièce: il pastiche linguistico che si estende fino all’afonia, l’uso sapiente di una drammaturgia di corpi e la levità di una regia fresca ma matura. Come dire: tutto." Natascia Festa, Il corriere della sera
“Per approdare a un mare sempre “ormai vicino”, ma mai raggiunto… Saltimbanchi e musicisti tra cui una sordomuta, si fermano ogni tanto davanti a immaginari spettatori ai quali regalano la loro arte. Un funerale, un processo e la celebrazione di un matrimonio scandiscono i microdrammi emersi e ritmano l’azione che ha la sua forza nella costruzione del racconto.” Giuseppe Distefano, Primafila
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