Un riappropriarsi del quotidiano del teatro: il fascino di ritrovarsi ogni volta con i propri strumenti: trucco, costume, maschera, burattini...

Un ritorno nella storia, nella tradizione, e nello stesso tempo un avanzamento riflessivo su ciò che ci circonda e ci appartiene sempre di meno.

Calzare la maschera di Pulcinella per denudarsi in un gioco di sincerità infantile. Non messaggi sociali, non accademia ideologica, ma una ricerca dubbiosa nella mente di chi non trova.

Due comici dell'arte che si mettono a rischio nell'acrobazia della passione, un esercizio non semplice da eseguire. Viaggiare nei materiali con la propria sensibilità per imparare le grandi lezioni e poi dimenticare per rinascere con la verginità di un Pulcinella creatore, irrequieto e saggio, unico e multiforme: Tonino Taiuti e Brunello Leone.

Non vogliamo fare uno spettacolo che sia un prodotto confezionato da offrire al pubblico, soggetto ai canoni del mercato, ma un laboratorio vivente capace di restituire il senso della nostra ricerca, della nostra sperimentazione, che possa cambiare, volta dopo volta, combinando in modi diversi umori e materiali accumulati: Un teatro incerto, instabile, forse contraddittorio ma figlio sincero del nostro tempo, senza pretese, così com’è.