QUARANTATRETRAMONTI drammaturgia e regia di Giovanna Facciolo con Giulia Pica, Antonella Migliore, Marco Montesano cura del movimento di Mariachiara Raviola e Paola Carbone scene di Carla Vitaglione e Anna Paola Bartolomeo costumi di Daniela Salernitano luci di Paco Summonte suono di Paolo Petraroli età consigliata: dai 6 anni - fotogallery "Questa è una storia caduta dal cielo di un incontro e di un addio di un aviatore e di un principe piccolo di un mondo lontano e di uno vicino di un bambino che diventa grande e di un grande che ritorna bambino due angeli sì, caduti dal cielo lontani, simili" In un luogo lontano, sospeso nell’universo, come uscendo da un grande disegno, compaiono tre esseri vivaci, un po' angeli e un po' bambini, arrivati sin qui da altri pianeti apposta per "entrare" nel gioco dell'Aviatore e del Piccolo Principe. Tutto è predisposto per questo, come un poetico "parco giochi", dove strutture ed oggetti sono lì per evocare la storia. I tre personaggi, dunque, giocano: con il gusto infantile di trasformare le cose, con il movimento e le parole, con oggetti sospesi ed equilibri divertiti, con i ritmi, le luci e le ombre con cui "fanno" e "disfano" personaggi fragili e commoventi. Una storia che parla di sentimenti sottili, che non fanno rumore, capaci di insegnare: la voglia di un amico, la nostalgia, lo stupore e l'amore per le piccole cose che da adulti non si guardano e non si sentono più. E i tre angeli - bambini sono pronti a sparire nel loro "disegno" finale, come quello del magico libro, per lasciare solo due tracce: una stella e una giacchetta… tracce di nostalgia nel cielo blu. |